Back to the future?

Magnus Midtbø, sulle storiche placche di Arco

Foto storiche: Archivio Mariacher - Foto recenti: Michael Meisl

Ciò che si vede maggiormente nell'arrampicata di oggi sono movimenti dinamici nelle palestre indoor, trazioni monobraccio sul Pan Güllich, sequenze boulder che assomigliano più al parkour piuttosto che alle forme originali di arrampicata. Scorrere i post su Instagram dà l'impressione che i climbers di oggi siano più ossessionati dall'allenamento che dall'arrampicata vera e propria!

Tutto questo mi ha ispirato ad invitare Magnus Midtbø, che si descrive su Instagram come un "Climber e aspirante YouTuber con un feticcio per l'allenamento", a provare alcune classiche vie su placca di Arco. Avevo incontrato Magnus un anno fa all'Oslo Klatresenter e mi aveva colpito il suo stile di arrampicata molto potente. Sembrava avere una forza infinita su tutto quello che era oltre la verticale, e mi chiedevo come si sarebbe mosso in placca dove occorre posizionare con precisione i piedi, e dove i grandi muscoli sembrano essere d'intralcio invece che utili.

Almeno, come amanti delle placche, ci piaceva dire questo, anche se a dire il vero non abbiamo mai creduto in questa teoria fino in fondo. Dalle mie esperienze ho un vago ricordo di come la potenza sia sempre un vantaggio, anche in placca. Avere molta potenza e forza di base ti dà più tempo per essere preciso sugli appoggi. Tuttavia, ho conosciuto climbers molto forti ed atletici che in placca sono un disastro.

Magnus sembrava la perfetta "cavia" per trovare una risposta definitiva a questa domanda. Ero curioso di scoprire come un moderno "power climber" si sarebbe mosso sulle storiche placche di Arco come "Superswing" e "Tom & Jerry", entrambe dei primi anni ottanta e paragonabili a "Viol du Corbeau" e "Autoroute du soleil" a Buoux. Dopo aver liberato queste prime difficili vie per la zona di Arco, viaggiavo verso il Verdon e Buoux per avere un'idea migliore delle mie reali capacità di arrampicata. Erano i tempi in cui Patrick Berhault e Patrick Edlinger erano le superstar dell'arrampicata sportiva e all'apice dell'evoluzione. Erano anche i tempi in cui provare la via con la corda dall'alto era considerato vigliaccheria, e spaventosi runout facevano parte della difficoltà di una via. Per il nostro piccolo gruppo di "pionieri di Arco che spingevano i limiti" (Roberto Bassi, Manolo, io e Luisa Lovane) l'arrampicata ancora era più un gioco psicologico che una prestazione atletica.

Con lo sviluppo dell'arrampicata sportiva verso vie sempre più strapiombanti ed atletiche, mi sono presto reso conto che spingere i gradi in placca era molto più difficile che in strapiombo. Quindi, alla fine, ho perso il mio amore per le piccole tacche su roccia appena verticale e ho preferito spingere i miei limiti in falesie più strapiombanti con prese più grandi. Inoltre, è interessante notare che all’epoca  non esistevano le palestre di arrampicata indoor, il che significa che l'allenamento e la preparazione erano molto diversi (più limitati) rispetto ad oggi.

Superswing 1983

Heinz su Superswing nel 1983, Magnus sullo stesso movimento nel 2019.

 

Ma torniamo all'esperienza di Magnus e il suo viaggio nel tempo: come mi aspettavo, si è adattato immediatamente allo stile di arrampicata e con tutta la sua forza supplementare è riuscito a salire su e giù per trovare i buchi nascosti e capire come fare i movimenti. Nel 1983 Superswing rappresentava un significativo passo verso l'arrampicata sportiva "reale" nella zona di Arco. Magnus è caduto sull'ultimo movimento, provando una sequenza possibile ma più difficile rispetto alla sequenza originale. Spesso per salire una via di placca a-vista ci vuole anche fortuna!

 

Tom & Jerry 1984

Nel 1984 abbiamo scoperto lisce sezioni di roccia intoccata sulla "Spiaggia delle Lucertole" sopra il Lago di Garda, con una bellissima roccia bianca, più liscia e ripida della Swing Area, che sembrava perfetta per spingere l'arrampicata in placca ad un altro livello. Non era soltanto una sfida per la forza delle dita sulle piccole tacche, lo era ancora di più per l'aderenza delle nostre suole in gomma.

Successe prima che Charles Cole inventasse la gomma Stealth, e la migliore gomma del momento era molto peggiore delle mescole di adesso. Nei miei ricordi Tom & Jerry è una delle migliori vie di quel periodo e l'ho scelta come un altro bel banco di prova per Magnus!

Heinz su Tom & Jerry nel 1984, con il classico Strawberry chalkbag, un souvenir da un viaggio in Yosemite nel 1980 e l'ancora più classico rinvio.

 

Tom e Jerry era ancora più dimenticata ed abbandonata di Superswing e non aveva visto magnesite da molto tempo, il che rendeva davvero difficile trovare le piccole tacche e i buchi nascosti. Dopo un primo giro esplorativo, Magnus ha fatto una solida salita rotpunkt e sembrava che si fosse davvero divertito. Osservarlo è stato sicuramente un'ispirazione.

Ci sono vie che hanno anima e ci sono vie che hanno solo il grado.

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